pensando alle feste di Natale
pelle+lamè+borchie
ALEXANDER WANG è nuovo direttore creativo di Balenciaga.
lo stilista sostituirà Nicolas Ghesquière alla casa di moda francese, che lascia ufficialmente oggi – dopo 15 anni al timone della maison.
”Secondo fonti di settore molto attendibili, riportate oggi dal quotidiano di moda WWD, il designer americano Alexander Wang è diventato il nuovo direttore creativo della maison francese Balenciaga, succedendo all’uscente Nicolas Ghesquière. L’attendibilità della notizia deriva soprattutto dal fatto che PPR, il gruppo che controlla il marchio, e lo stilista non hanno prodotto nessun comunicato stampa di smentita. Oggi, infatti, è l’ultimo giorno ufficiale di mandato di Ghesquière, dopo la notizia della sua dipartita di qualche settimana fa.
30 anni il prossimo 26 dicembre, Alexander Wang è la punta di diamante della nuova generazione di stilisti americani, il solo tra i giovani d’oltreoceano a vantare un marchio con un business stabile e in continua crescita. Amato dalla stampa internazionale e dai compratori più importanti del mondo, è figlio di genitori tailandesi-americani (la madre oggi abita a Shanghai, il padre a Hong Kong) ed è stato cresciuto a San Francisco. Si è formato alla Parson School of Design di New York e nel 2005 ha lanciato la linea a suo nome, iniziando soprattutto dalla maglieria. Il debutto della prima collezione femminile risale al 2008: da quella data, le sue sfilate sono diventate uno dei momenti più attesi della fashion week newyorchese. Nel 2011, il designer ha aperto la prima boutique nella Grande Mela, a Soho, e nel 2012 uno spazio a Pechino.
La decisione di Ppr di licenziare Ghesquière in favore di Wang ha scosso il fashion system, eppure dietro questa svolta in apparenza drammatica ci sono valutazioni molto fredde di mercato. Nonostante la grande bravura e l’incredibile successo dello stilista francese (nei 15 anni al timone di Balenciaga, i numeri del business relativo si sono moltiplicati di ben 11 volte), Ppr oggi sembra avere una nuova concezione del mercato e delle relative strategie per conquistarlo. Non a caso, nella scelta di sostituire Stefano Pilati con Hedi Slimane alla guida di Yves Saint Laurent (altro marchio di proprietà) si è deciso di puntare su uno stile facile, molto riconoscibile e per nulla sperimentale.
La sperimentazione, invece, è sempre stata la conditio sine qua non di Ghesquière, qualità molto apprezzata dalla stampa e dagli addetti ai lavori, ma forse poco capita dal mercato e dai consumatori finali dei prodotti di moda. Con l’ingresso di Wang, invece, si vorrà investire su una proposta più realista e facile, con collezioni concentrate sugli accessori e linee di abbigliamento meno complicate delle precedenti. Il designer americano, infatti, è uno dei pochi giovani ad aver portato al successo un modello di borsa (l’it-bag Rocco )
Rocco bag
e una linea di T-shirt (T by Alexander Wang). E oggi, più che mai, queste aderenze alle richieste delle reti vendita e dei mercati emergenti sono il linguaggio prediletto dalle maison nelle mani della finanza”
fonte la Repubblica
Alexander Wang
MARTIN MARGIELA FOR H&H
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” Per ogni stagione c’è un nuovo “must have” che diventa il pezzo da avere per tutte le fashionista che viaggiano per il mondo per assistere alle sfilate.
Per essere incoronato vincitore di questo riconoscimento stagionale, l’oggetto del desiderio deve soddisfare tre criteri.
Prima di tutto, dev’essere totalmente originale. Il che significa che non può essere una rivisitazione di un pezzo già esistente. Ad esempio, una Baguette di Fendi è sempre un accessorio favoloso, ma il suo status di “must have” della stagione risale ai tempi del suo debutto sul mercato. Adesso non è più solo un “must have” di una certa stagione, ma è diventato uno dei pochissimi accessori iconici sul mercato.
Secondo, l’associazione con il brand che lo ha creato dev’essere immediata. Un esempio calzante: le scarpe di Christian Louboutin. Non importa quale sia il modello, le riconosci da lontano grazie alla celebre suola rossa.
Terza cosa, il pezzo “must have” dev’essere difficile da trovare. Se tutti possono averlo, perderà ogni fascino agli occhi delle più inveterate fashionista. Non c’è niente di peggio che presentarsi a un evento con indosso lo stesso pezzo griffato di altri due invitati.
Questa stagione il capo di abbigliamento in grado di soddisfare a tutti e tre i criteri elencati era la felpa di Balenciaga a tema fantascientifico. Protagonista su fondo nero è una stampa a colori pastello dall’aria vagamente sci-fi che fa venire in mente la t-shirt indossata da Michael Jackson nel ruolo di Captain EO nel film in 3D che il cantante aveva girato per Walt Disney. Un film che viene ancora oggi proiettato in tutti i parchi Disneyland del mondo e che ha influenzato fortemente i coetanei di Nicolas Ghesquière, lo stilista di Balenciaga.
Il top è sia originale che difficile da trovare. E soprattutto è sicuramente identificabile come un capo di Balenciaga anche da un chilometro di distanza. Ed è quindi il vincitore assoluto del premio “must have” di questa stagione.”
per il testo -via: VOGUE
fashion – style icon GIOVANNA BATTAGLIA
Giovanna Battaglia, senior fashion editor di Vogue Pelle e Vogue Gioiello, è una vera e propria icona di stile, modella e musa di stilisti, protagonista indiscussa con i suoi outfit impeccabili durante le settimane della moda, è presenza fissa sui più famosi style blog dove viene osannata per il suo stile; sempre in giro per il mondo tra shooting fotografici, sfilate ed eventi mondani, la Battaglia probabilmente non avrebbe il tempo di aggiornare costantemente un blog tutto suo, ma è grazie a Kellina de Boer che possiamo godere di una finestra sulla vita della fashion editor, un sito I Want to be a Battaglia …..fotografie e informazioni sull’icona di stile italiana: il suo look, il suo lavoro di stylist, le interviste rilasciate ad altri magazine, e i suoi favorites (ovvero oggetti e luoghi preferiti, dall’agenda Smythson al correttore di Yves Saint Laurent, dalla camicia maschile al ristorante asiatico a New York)……
Giovanna’s style… by marybloom